REDDITO DI CITTADINANZA ANCHE PER IL 2022

Per il 2022 il reddito di cittadinanza è stato finanziato con 1 miliardo aggiuntivo, portando a circa 8,8 miliardi la dote complessiva, per dare un sostegno economico a 1,37 milioni di nuclei, un numero al livello del 2021, ma in crescita rispetto a 1,23 milioni del 2020. Inoltre il contratto d’espansione è confermato per il 2022 e il 2023, ed esteso alle aziende con almeno 50 dipendenti (l’attuale limite è 100 dipendenti): si stima che la dote per complessivi 800 milioni servirà a finanziare annualmente 41mila prepensionamenti (il rapporto tra uscite e assunzioni sarà stabilito a livello aziendale dalla contrattazione collettiva).

I numeri della relazione tecnica chiariscono la portata delle misure della legge di Bilancio sul lavoro, e gli strumenti per la gestione delle crisi aziendali. Iniziamo dal reddito di cittadinanza: il governo si aspetta anche un possibile incremento dei richiedenti, ma stima di restare sul numero di percettori attuali, anche grazie al rafforzamento dei controlli dell’Inps e alla maggiore efficacia delle verifiche attraverso l’incrocio tra le banche dati dei diversi enti coinvolti.

La normativa però diventa più stringente: al primo rifiuto di un’offerta di lavoro congrua il percettore “occupabile” del reddito di cittadinanza (circa un terzo della platea di oltre 3 milioni di persone) si vedrà decurtare mensilmente l’importo di 5 euro, al secondo “no” si vedrà revocare il sussidio (attualmente sono possibili tre rifiuti). Per l’offerta congrua si riduce da 100 a 80 i km la distanza massima dalla residenza del beneficiario (comunque raggiungibile entro 100 minuti), la seconda può essere collocata ovunque nel territorio italiano.
Altra novità: tutti i percettori del reddito di cittadinanza, dunque, sia quelli chiamati a sottoscrivere i Patti per il lavoro che quelli che destinati ai Patti per l’inclusione sociale devono partecipare periodicamente ad attività e colloqui da svolgersi in presenza, con frequenza almeno mensile: in caso di assenza non giustificata, scatta la decadenza dal beneficio. Non si potrà più partecipare solo da remoto. Per i 2.481 navigator, il contratto di collaborazione è in scadenza a fine anno e non è prevista alcuna proroga (possono partecipare ai concorsi delle regioni per 11.600 assunzioni stabili nei Cpi).



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