ISEE 2023

L’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) è lo strumento adottato da molti enti, pubblici e privati, per valutare la situazione economica delle famiglie che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata.

Se anche tu stai leggendo questo articolo, molto probabilmente, hai bisogno di redigere il tuo ISEE, oppure ti stai informando sulle informazioni che ti occorrono. Il primo consiglio che voglio darti è quello di valutare attentamente l’opportunità di presentare l’attestazione ISEE ogni anno. Questo in quanto l’attestazione valida consente di poter fruire di varie agevolazioni. Sia per i servizi socio assistenziali, ma anche e soprattutto per determinare la contribuzione ai ticket sanitari. In alcune regioni, poi, consente anche di ottenere agevolazioni per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico.

La prima cosa da fare è la compilazione della DSU, ovvero la dichiarazione sostitutiva unica. La Legge di Bilancio 2023 ha favorito l’utilizzo della dichiarazione precompilata, rinvenibile nel sito Inps. Con molta probabilità in futuro la strada principale per ottenere l’ISEE è mediante la DSU precompilata.Le principali novità arriveranno a partire dal mese di luglio prossimo.   Detto questo andiamo ad analizzare i documenti occorrenti per la predisposizione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

L’ISEE è l’indicatore della situazione economica equivalente di un nucleo familiare. Si tratta di un attestato, ovvero una autocertificazione, che consente alle famiglie di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità. L’importanza di questo documento sta nel fatto che è in grado di individuare un parametro oggettivo per classificare in gruppi omogenei i nuclei familiari italiani. In questo modo, a seconda dei vari parametri previsti è possibile agevolare alcune classi rispetto ad altre.

Classici esempi di utilizzo dell’ISEE riguardano i servizi pubblici (prezzi agevolati per abbonamenti a tram, bus, e treni), mense scolastiche, quote di iscrizione a scuole superiori e università. L’indicatore della situazione economica è di importanza fondamentale anche per l’erogazione dell’assegno universale per i figli.    Una volta compreso come questo indicatore possa semplificarti la vita, cerchiamo di capire cosa possiamo fare per calcolarlo, ma soprattutto come viene determinato. Per conoscere quali sono i bonus necessari anche senza ISEE:

“Bonus inps senza isee”.

Un errore che spesso viene commesso è confondere l’ISEE con la dichiarazione dei redditi. Sono due documenti completamente diversi e con finalità diverse. In particolare:

  • L’ISEE è un indicatore che tiene conto della situazione economica, quindi reddituale, di un nucleo familiare, quindi di soggetti accomunati dalla stessa residenza anagrafica. Tuttavia, questo indicatore tiene conto anche di altri parametri, come il patrimonio detenuto in Italia ed all’estero e le situazioni debitorie del nucleo (es. presenza di mutuo sulla prima casa, etc);
  • La dichiarazione dei redditi è un documento con cui singolarmente, ogni soggetto dichiara all’Amministrazione finanziaria i redditi che ha percepito in un periodo di imposta.

Questo significa ad, esempio, che la dichiarazione dei redditi è uno dei documenti che è necessario produrre per poter calcolare l’indicatore ISEE. La dichiarazione tiene conto solo dei redditi di un soggetto, mentre l’ISEE è un indicatore complessivo della situazione economica e patrimoniale di tutto il nucleo familiare (e non solo di un singolo componente).

Tutti i soggetti che intendono richiedere delle agevolazioni sociali e/o di pubblica utilità riconosciute dai vari enti erogatori in base all’indicatore ISEE hanno diverse possibilità. Infatti, è possibile:

  • Presentare in autonomia la dichiarazione sostitutiva unica (DSU), attraverso il portale INPS (accedendo con le proprie credenziali SPID).
  • Farsi assistere da uno dei professionisti abilitati, per la predisposizione della dichiarazione sostitutiva unica (DSU), come ad esempio:
    • Un dottore commercialista;
    • Un ragioniere;
    • Un CAF.

In ogni caso l’obiettivo è quello di predisporre tutte le informazioni necessarie affinché l’INPS possa procedere all’elaborazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.



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