SUPEBONUS PROROGA APPROVATA PER LE VILLETTE

Superbonus, la Camera approva la proroga al 30 settembre per le villette.

E arrivato il via libera della Camera e adesso si appresta per passare al Senato per il via libera definitivo . Novità importanti , ovvero detrazione in dieci anni per il superbonus e riapertura dei termini per le cessioni delle spese 2022.

E, ancora, deroghe per Onlus, Iacp, barriere architettoniche, oltre a una migliore definizione dello stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura, scattato dal 17 febbraio scorso. Sono queste le novità principali della legge di conversione del decreto cessioni, che è stata votata in prima lettura dall’Aula di Montecitorio con 172 favorevoli e 114 contrari. Ora il testo passa al Senato, dove non sarà modificato: il via libera definitivo dovrà arrivare entro il prossimo 17 aprile.
La novità più rilevante è l’attesa proroga della scadenza fissata a fine mese per portare in detrazione al 110% le spese relative alle unità unifamiliari e a quelle indipendenti. Resta fermo il requisito di avere effettuato almeno il 30% dei lavori alla data del 30 settembre 2022, ma ci sarà più tempo per effettuare i bonifici relativi agli interventi. Ci saranno sei mesi in più, fino al 30 settembre del 2023, dal vecchio termine del 31 marzo.

 Salvaguardia con i titoli di Stato riservata ai crediti acquisiti da banche, intermediari finanziari e assicurazioni. Per questi soggetti che hanno esaurito la propria capienza fiscale scatterà, infatti, la possibilità di utilizzare i crediti al fine di sottoscrivere emissioni di buoni del Tesoro poliennali da dieci anni per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente. La misura, corretta con un secondo passaggio del testo in commissione alla Camera, vale per gli interventi effettuati fino al 2022. Il primo utilizzo della «clausola Btp» potrà essere effettuato in relazione alle emissioni ordinarie (la precisazione inserita nel secondo passaggio) effettuate dal 1° gennaio 2028. L’attuazione passerà da provvedimenti di Entrate e ministero dell’Economia, sentita la Banca d’Italia.

 



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