NUOVO PROTOCOLLO IN ARRIVO PER LO SMART WORKING

Nuovo protocollo in arrivo per il lavoro in Smart working per i dipendenti di aziende privati.
PerPer il settore privato, in questi giorni il governo sta lavorando al protocollo nazionale sul lavoro agile, ed è possibile già avere qualche informazione sulle nuove regole in base alla bozza. Per i lavoratori del settore privato si tratta dell’ipotesi di aderire in modo spontaneo e volontario ad un accordo che stabilisce il funzionamento dello smart working, la sua applicazione, e gli strumenti per il lavoro.il settore privato, in questi giorni il governo sta lavorando al protocollo nazionale sul lavoro agile, ed è possibile già avere qualche informazione sulle nuove regole in base alla bozza.
Lo smart working da tempo è entrato nelle case di moltissimi italiani, che tramite una connessione e un computer (e apparecchiatura similare) possono lavorare da remoto. Questa modalità di lavoro è stata indispensabile per molti mesi, soprattutto per garantire la continuità del lavoro durante i periodi più critici di pandemia.

Ad oggi, dopo l’emergenza con sanitaria, ancora moltissime aziende scelgono di lavorare con la modalità smart, non solamente per garantire il distanziamento, come accadeva in origine, ma anche per i numerosi vantaggi che questa modalità di lavoro riporta.

Oltre ad un sostanziale risparmio economico, anche le aziende private possono beneficiare della nuova modalità di lavoro, al pari di come avviene in mole amministrazioni pubbliche. Lo smart working per molti versi è positivo anche in termini di produttività e flessibilità del lavoro, organizzato non più solamente ad ore, ma in base agli obiettivi da raggiungere.

Per regolamentare il lavoro da remoto anche per chi è in smart working, il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha incontrato le parti sociali presentando una bozza della nuova regolamentazione, ovvero il protocollo sul lavoro in smart working per il settore privato.

Si tratta di un protocollo a livello nazionale, che andrà a dare alcune indicazioni su come si svolgerà il lavoro agile anche al termine dell’emergenza sanitaria, per le aziende private. Una forma contrattuale per questo tipo di situazione è già stata prevista da diverso tempo per le amministrazioni pubbliche.

Le nuove regole prevedono che venga istituito un accordo tra lavoratori e datori di lavoro sulle modalità di svolgimento delle mansioni previste per il lavoro da remoto. La bozza delle nuove regole prevede che venga stipulato un accordo, in modo volontario, per stabilire la durata, i tempi e i modi per lavorare in smart working.

Uno degli obiettivi principali delle nuove regole sarà quello di garantire parità di diritti tra chi lavora in smart working e chi continuerà in presenza, e garantire anche un certo periodo di tempo per la ovvero per stabilire l’arco temporale per cui non è necessario essere online, al computer e su internet.

L’accordo tra datore di lavoro e lavoratore dovrà seguire alcune linee guida, attualmente in bozza: nell’accordo verranno indicati i periodi di durata dello stesso, i periodi di lavoro in smart working e quelli in presenza, quali sono i luoghi esclusi dalla possibilità di lavorare, quali saranno gli strumenti per il lavoro, quali le modalità per cui verranno controllati i lavori dei dipendenti, i tempi previsti per il riposo e la disconnessione.

 



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